Da Abruzzopress- Angela Curatolo
Riportandosi all’art. 6 comma 2 legge n.160/07, recante disposizioni urgenti modificative del codice della strada, il sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma ha sancito, a mezzo ordinanza (n. 234, che entrerà in vigore il 14/5/2009) il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore 2,00 di notte a tutti gli esercizi, che siano bar, ristoranti (solo al bancone e non accompagnato da cibo), ambulanti, locali, pub, associazioni; la pena per i trasgressori è una sanzione pari a 300,00€.
L'ordinanza rappresenta un tentativo di rendere la vita difficile a chi fa abuso di alcool, a chi butta le bottiglie ovunque per la città aggravando la situazione di degrado, di frenare i ricorrenti litigi per le strade e gli schiamazzi notturni, che creano disagio e ansia ai cittadini e soprattutto di limitare gli incidenti stradali.
L'ordinanza, però, assume un tono più severo e molto restrittivo al comma 4 che vieta di consumare bibite alcoliche durante l'intera giornata in tutti i luoghi aperti al pubblico ( piazze, strade, spiaggia, parcheggi, parchi ecc.), pena, una sanzione pecuniaria più rischiosa che va dalle 25€ alle 500€.
L'ordinanza chiude ogni speranza ai nottambuli e gli insonni di poter intrattenersi in locali notturni, in quanto l'ultimo punto impone a tutti gli esercizi pubblici commerciali, circoli privati di chiudere alle 2,30 e nei prefestivi massimo alle 3,00. ( sanzione penale pari a 300,00€).
Al punto 2 dell'ordinanza de quo, il Sindaco vieta di somministrare dalle 24,00 alle 8,00 qualsiasi bevanda, alcolica o non, in recipienti di vetro (ad esclusione dei bicchieri). Anche se la ratio del divieto è chiara, nel contempo spinge a porsi delle domande di ordine pratico per evitare le multe e gli equivoci, dato che di questi tempi i commercianti non possono permettersi alcuna spesa imprevista:
quali sono gli esercizi commerciali pubblici nell'area di Montesilvano che potranno restare aperti tutta la notte a cui si riferisce il punto 2, se tutti devono serrare alle 3,00 massimo?
Il bar che serve la colazione alle 6 di mattina può vendere, ad esempio, la bottiglia (di vetro) di succo di frutta, acqua o è obbligato a versarne il contenuto in un contenitore di plastica nel caso il cliente abbia fretta e non può consumare al bancone?
Questa ordinanza dalle nobili ragioni, seppure eccessiva, potrebbe andare incontro ai cittadini che si sono lamentati per gli schiamazzi di qualche maleducato altericcio ma nello stesso tempo sembra possa limitare i piccoli esercizi commerciali.
E poi è sicuro che questi divieti possano realmente scoraggiare i maleducati, i beoni e gli attaccabrighe rissosi?
Non sarebbe più saggio pensare, in futuro, a sanzioni che condannino tali soggetti, artefici dei disagi lamentati, a frequentare gruppi terapeutici, programmi contro l'aggressività e rispetto per l'ambiente, organizzati dal Comune stesso?
Non sarebbe più proficuo e incisivo?
Non creerebbe un'occasione per far lavorare i molti professionisti e operatori residenti nella nostra “città davvero”?
Comunque sia tale ordinanza ha un lato veramente positivo: resterà in vigore solo sino al 30 giugno 2009, almeno per il momento.
L'ordinanza rappresenta un tentativo di rendere la vita difficile a chi fa abuso di alcool, a chi butta le bottiglie ovunque per la città aggravando la situazione di degrado, di frenare i ricorrenti litigi per le strade e gli schiamazzi notturni, che creano disagio e ansia ai cittadini e soprattutto di limitare gli incidenti stradali.
L'ordinanza, però, assume un tono più severo e molto restrittivo al comma 4 che vieta di consumare bibite alcoliche durante l'intera giornata in tutti i luoghi aperti al pubblico ( piazze, strade, spiaggia, parcheggi, parchi ecc.), pena, una sanzione pecuniaria più rischiosa che va dalle 25€ alle 500€.
L'ordinanza chiude ogni speranza ai nottambuli e gli insonni di poter intrattenersi in locali notturni, in quanto l'ultimo punto impone a tutti gli esercizi pubblici commerciali, circoli privati di chiudere alle 2,30 e nei prefestivi massimo alle 3,00. ( sanzione penale pari a 300,00€).
Al punto 2 dell'ordinanza de quo, il Sindaco vieta di somministrare dalle 24,00 alle 8,00 qualsiasi bevanda, alcolica o non, in recipienti di vetro (ad esclusione dei bicchieri). Anche se la ratio del divieto è chiara, nel contempo spinge a porsi delle domande di ordine pratico per evitare le multe e gli equivoci, dato che di questi tempi i commercianti non possono permettersi alcuna spesa imprevista:
quali sono gli esercizi commerciali pubblici nell'area di Montesilvano che potranno restare aperti tutta la notte a cui si riferisce il punto 2, se tutti devono serrare alle 3,00 massimo?
Il bar che serve la colazione alle 6 di mattina può vendere, ad esempio, la bottiglia (di vetro) di succo di frutta, acqua o è obbligato a versarne il contenuto in un contenitore di plastica nel caso il cliente abbia fretta e non può consumare al bancone?
Questa ordinanza dalle nobili ragioni, seppure eccessiva, potrebbe andare incontro ai cittadini che si sono lamentati per gli schiamazzi di qualche maleducato altericcio ma nello stesso tempo sembra possa limitare i piccoli esercizi commerciali.
E poi è sicuro che questi divieti possano realmente scoraggiare i maleducati, i beoni e gli attaccabrighe rissosi?
Non sarebbe più saggio pensare, in futuro, a sanzioni che condannino tali soggetti, artefici dei disagi lamentati, a frequentare gruppi terapeutici, programmi contro l'aggressività e rispetto per l'ambiente, organizzati dal Comune stesso?
Non sarebbe più proficuo e incisivo?
Non creerebbe un'occasione per far lavorare i molti professionisti e operatori residenti nella nostra “città davvero”?
Comunque sia tale ordinanza ha un lato veramente positivo: resterà in vigore solo sino al 30 giugno 2009, almeno per il momento.
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