“Appena usciranno le liste scopriremo che grazie alla Legge 215/12 sulle quote di genere, che prevede vengano candidate donne per almeno 1/3 dei candidati, questo ben venga, ma potendo dare due voti di preferenze nello stesso partito, per un uomo e per una donna, si stanno formando vari accoppiamenti che portano allo scambio di voti, portando vantaggi solo a chi ha possibilità di accoppiarsi. Sarebbe opportuno non fare campagna appoggiandosi l’un l’altro, altrimenti il candidato solitario sarebbe svantaggiato.” Il monito di Gabriele Di Stefano ex consigliere comunale del PD.
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